Acqua, privatizzazione «preventiva» .
La privatizzazione dell’acqua da oggi è legge, dopo l’approvazione alla camera con il voto di fiducia. Ma, nella migliore tradizione di questo governo, pretendono di spacciarla per tutt’altro, come fa il ministro delle politiche comunitarie, Andrea Ronchi. A chi gli ha fatto notare che l’Europa non impone agli stati membri di mettere sul mercato la gestione dei servizi idrici locali e che non si ha notizia di procedure di infrazione su questo a carico dell’Italia, il ministro ha risposto che il governo ha agito preventivamente: «Una volta tanto anticipiamo ed evitiamo multe salate».
Sarebbe, cioè, una privatizzazione «preventiva». Intanto, si moltiplicano le iniziative per chiedere la revoca della norma, dai ricorsi per dubbi di incostituzionalità alla raccolta di firme per un referendum. A Milano, Cgil, Cisl e Uil Lombardia hanno presentato un documento per la difesa del servizio pubblico. «Se non cambia – dicono i sindacati – faremo una raccolta di firme per l’abrogazione dell’articolo15 del decreto 135».
Carta.org
giovedì 19 novembre 2009
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