GREENPEACE ACCUSA L’ EFSA: NON FA CONTROLLI INDIPENDENTI.
Manifestazione dei volontari di Greenpeace davanti alla sede dell'Efsa.
Greenpeace, insieme a una vasta coalizione italiana, ha manifestato di
fronte alla sede dell'Efsa (Autorità europea per la sicurezza alimentare), a
Parma, per chiedere che l'Autority rispetti i regolamenti europei in tema
Ogm. I volontari, che indossavano una maschera bianca segnata da una X nera,
hanno esposto uno striscione con la scritta "No al cibo Ogm".
"L'Efsa non sta svolgendo il proprio compito- spiega Federica Ferrario,
responsabile campagna Ogm di Greenpeace - limitandosi a leggere i dossier
che le vengono trasmessi dalle multinazionali del biotech, senza far
eseguire studi indipendenti, neppure quando ci sono chiari campanelli di
allarme per problemi ambientali o rischi legati alla sicurezza alimentare.
Allo stato attuale ambiente e cittadini europei non sono tutelati dalle
problematiche legate agli Ogm". "
"Speriamo che gli Stati Membri chiariscano una volta per tutte che ne hanno
abbastanza della conformità incondizionata dell'Efsa- continua Federica
Ferrario- sostenuta dalla Commissione Ue, a qualsiasi richiesta di
introdurre un prodotto Ogm nel mercato europeo. I consumatori, la
maggioranza dei quali non vuole mangiare Ogm, si aspettano che i politici
mettano la loro salute, la loro sicurezza alimentare e l'ambiente, prima
degli interessi economici di poche aziende biotech.".
Per la terza volta dal 2005, durante il Consiglio Ambiente odierno a
Bruxelles, la Commissione europea ha tentato di ottenere una maggioranza
qualificata di Stati membri per annullare il bando austriaco su due mais Ogm
(MON810 e T25). Il divieto austriaco riguarda sia la coltivazione di Ogm che
il loro utilizzo come alimenti e mangimi.
A differenza dei due tentativi precedenti, la Commissione propone ora di
eliminare dal bando solo l'utilizzo di questi due Ogm come alimenti e
mangimi e non la coltivazione. Tutto cio' per cercare di raggiungere la
maggioranza in Consiglio, sperando di rompere l'unita' degli Stati membri
contro le proposte della Commissione di revocare i bandi nazionali.
Oggi, solo quattro Stati (Regno Unito, Olanda, Svezia ed Estonia), hanno
appoggiato la Commissione nel suo attacco al bando austriaco, mentre
l'Italia ha votato contro. In ogni caso va sottolineato che secondo la
legislazione europea sugli Ogm, la Commissione non puo' forzare l'Austria ad
annullare il proprio divieto.
"La Commissione, nonostante la posizione predominante espressa in Consiglio
e la maggioranza dei cittadini europei, continua nei suoi tentativi di
forzare l'ingresso degli Ogm nel mercato europeo. Tutto cio' non e' solo
irresponsabile per l'ambiente ma anche assolutamente non democratico
rispetto alla volonta' espressa dalla maggioranza dei cittadini e degli
stati europei." conclude Ferrario. (fonte: Greenpeace).
Green Planet
giovedì 1 novembre 2007
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