SOGLIA DI CONTAMINAZIONE ACCIDENTALE DI OGM NEL BIOLOGICO, PROSEGUE IL DIALOGO, SABINA E GIOVANNI CI AIUTANO A CAPIRE .......
Partendo da dubbi interpretativi che nascono dalla versione ufficiale:
<>.
MAH ..... oltre alle note di Giovanni, un agricoltore biologico, scrive in
merito anche Sabina per aiutarci a capire qualcosa in più.
Giovanni: << D'altra parte, 0,1% non è neppure poco per una
contaminazione accidentale, le soglie di rilevabilità strumentali
sono ben più basse, e se il consumatore lo viene a sapere smette di
comprare il biologico, perchè il biologico attualmente è l'unica
garanzia che ha di OGM-free>>.
Sabina, in modo tecnico chiarisce e conferma in modo comprensibile, anche ai non esperti, ai consumatori: << La PCR (polymerase chain
reaction) è la tecnica che si usa per rilevare la presenza di transgeni. Teoricamente con la PCR si arriva a rilevare la presenza anche di una sola molecola di DNA: è grazie alla PCR, per esempio,
che si arriva a identificare i responsabili di un delitto anche solo "dal bulbo di 3 capelli", oppure dall'orlo di un bicchiere dove si
sono solo appoggiate le labbra. Dico teoricamente ma la realtà (quando si vuole) si avvicina molto a questa teoria, soprattutto se al posto di usare una normale PCR (che costa ormai pochi centesimi ad un laboratorio che la fa di routine), si fa una PRC radioattiva, che è alla portata comunque di molti laboratori specializzati e di quasi
tutti quelli universitari.
Ora, la soglia dello 0,1% in un campo di soia, vuole dire, per esempio, in un ettaro, ponendo diciamo una resa di 3 tonnellate ad
ettaro..3000 kg allo 0,1%, farebbe 3 kg!!
Direi che balza all'occhio di chiunque che se una tecnica riesce a identificare quale DNA c'è in 6 capelli, con tre chili a disposizione
non avrà tante difficoltà. (naturalmente non si ficcheranno nella macchina per PRC 3 chili di roba, ma il DNA estratto da un campione
rappresentativo di quella tonnellata, diluito molte volte, ma pur sempre - anche se non è qui il caso di scrivere tutti i passaggi, lo
0,1% è una quantità ridicolmente SOPRA la rilevabilità di questa tecnica per chiunque ne abbia un minimo di conoscenza).
Il punto è che la catena fra chi sta in un laboratorio e il politico che va a farsi bello con queste "conquiste" a Bruxelles il passo è
molto lungo, e campa espressamente della malafede dei competenti e del silenzio compiacente dei giornalisti (o, alternativamente, delle
costanti censure dei mezzi di comunicazione su questi argmenti, che rivestono interessi economici rilevantissimi).
Quindi, ha ragione il tuo amico che dice che è una truffa mediatica.
Direi che l'unico aspetto positivo è squisitamente politico e non tecnico, perchè la "conquista" ha almeno ufficialmente differenziato bio e non bio>>.
Prof. Altieri
sabato 5 maggio 2007
|