Appello di Naomi Klein a sostegno dei lavoratori di Zanon in Patagonia
Si prega di diffondere, di postare in liste, discussioni e siti internet.
Firma la petizione
http://www.PetitionOnline.com/zanon/petition.html
Care amiche e cari amici,
Scriviamo per chiedervi aiuto nel difendere una lotta argentina che è una
coraggiosa fonte di ispirazione.
La Zanon, fabbrica autogestita dai propri lavoratori che produce piastrelle
di ceramica in Patagonia, rischia di essere sgomberata e i lavoratori ci
hanno chiesto di raccogliere sostegno a livello internazionale.
Per maggiori informazioni:
Quanti hanno visto il nostro documentario, The Take, conoscono la Zanon e
il movimento argentino di recupero ed autogestione da parte dei lavoratori
di fabbriche ed aziende.
Per quanti non avessero visto il nostro film, questo nuovo movimento, che
comprende circa 15.000 lavoratori in quasi 200 aziende democratiche, sta
costruendo speranza e reale alternativa economica dalle macerie di quello
che è stato in Argentina il disastroso laboratorio di ortodossia
neoliberalista negli anni ¹90.
Le fabbriche recuperate sono gestite internamente in assemblee: un
lavoratore, un voto. Quasi tutte le assemblee hanno stabilito che tutti
prendono lo stesso stipendio.
Questi lavoratori stanno mostrando che è possibile gestire l¹economia
secondo un sistema di valori completamente differente e stanno crescendo.
L¹anno scorso, la Zanon ha aumentato la sua forza lavoro da 300 a 450: un
aumento del 50%. Che cosa possono permettersi di dire le multinazionali di
un tale aumento di impiego pagato dignitosamente nel pieno della crisi
economica?
La Zanon, inoltre, ha costruito una relazione di reciprocità con la
comunità circostante. Per 20 anni Nueva España - così si chiama il
quartiere, estremamente povero, della Zanon ha chiesto alle istituzioni
locali di aprire un centro di assistenza sanitaria. I lavoratori della
Zanon, all¹inizio di quest¹anno, hanno votato e in tre mesi hanno
costruito e reso operativo un nuovo ed efficiente centro servizi sanitari,
cosa che le istituzioni non hanno mai fatto.
Tuttavia oggi le istituzioni locali minacciano di mandare la Gendarmeria a
sequestrare i preziosi macchinari della Zanon. Questa decisione è illegale
poichè la Gendarmeria è di fatto esercito federale il cui compito è il
controllo dei confini argentini. Inoltre il giudice federale incaricato di
decidere circa la bancarotta del precedente proprietario della Zanon si
rifiuta di riconoscere la cooperativa dei lavoratori della Zanon (la
cooperativa si chiama FaSinPat che sta per ŒFabricas Sin Patrones¹,
fabbrica senza padroni).
Il precedente titolare ha ricevuto milioni di pesos sotto forma di sussidi
pubblici e nonostante ciò ha chiuso le produzioni nel debito e in
bancarotta, e per questo è stato espulso dall¹ordine dei Œdirettori¹ per
³irregolarità fiscali². La cooperativa dei lavoratori, invece, è proprio
un successo: produce oggi 380.000 metri quadrati di piastrelle di ceramica
al mese un livello di produzione questo maggiore di quanto si produceva
prima della chiusura della fabbrica e i lavoratori ce la stanno facendo
senza le sovvenzioni statali (pari a 300.000 pesos al mese) che il
precedente prorpietario riceveva.
I lavoratori della Zanon ci riferiscono che un forte appello
internazionale in sostegno della loro lotta potrebbe essere la chiave di
volta nelle corti dei tribunali e nel rapporti con le istituzioni.
L¹incredibile esperienza della Zanon, che mette insieme azione diretta e
democrazia diretta, è un esempio prezioso: un altro mondo è possibile e
sta nascendo proprio sotto i nostri occhi.
Invitiamo tutte e tutti a firmare la petizione
http://www.PetitionOnline.com/zanon/petition.html
e a fare tutto il possibile affinchè molti la firmino.
Grazie per il sostegno,
Avi Lewis and Naomi Klein
Giovedì, 2 Dicembre 2004 15:51:52|
AltrAgricoltura
giovedì 2 dicembre 2004
|