SEQUESTRO DI BOVINI A MONSELICE E BOVOLENTA.
Si rendano noti gli allevamenti sequestrati e a chi è stata distribuita la carne per la vendita.
E’ molto preoccupante la notizia del sequestro cautelativo di tipo sanitario di allevamenti di bovini a Monselice e Bovolenta per sospetto di somministrazione agli animali di sostanze cancerogene a base di cortisone mischiate nel mangime. L’indagine appena avviata potrebbe estendersi anche nel rodigino a dimostrazione che siamo di fronte probabilmente a un caso grave di avvelenamento di carni che sono di comune commercio nella nostra zona.
Ancora una volta ad essere colpito è il settore dell’allevamento di bovini che evidentemente rimane un settore vulnerabile ad azioni illegali di questo tipo come il caso “Mucca Pazza” insegna.
Da quanto questo mangime inquinato con sostanze cancerogene veniva regolarmente somministrato ai bovini è una delle domande che ci facciamo e vorremo che qualcuno ci desse delle risposte subito. Così come vorremmo conoscere quali sono gli allevamenti sequestrati, quali macellerie e punti vendita di supermercati sono stati riforniti da questi allevamenti.
I consumatori hanno il diritto di tutelarsi da subito nei confronti anche solo del sospetto (evidentemente la magistratura ha in mano qualcosa di più di un sospetto) che vi sia in commercio carne bovina contenente sostanze pericolose cancerogene.
Rimane l’impressione che questo settore sia ben lungi dall’essere stato riformato drasticamente ed eticamente così come sembra urgente verificare l’efficacia e la rigorosità dei sistemi di controllo e prevenzione visto il ripetersi di queste situazioni.
(Paolo De Marchi consigliere provinciale Verdi Padova)
Notizie Verdi
martedì 26 settembre 2006
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