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Con i trattori in centro a Padova: la protesta degli agricoltori.

Manifestazione di Confagricoltura e Cia contro il prezzo troppo basso del latte: "Costretti a lavorare in perdita". PADOVA. Un gruppo di allevatori e agricoltori appartenenti alla Cia e Confagricoltura hanno manifestato a Padova, in piazza Garibaldi, contro il prezzo del latte, troppo basso al punto che in molti sono costretti a lavorare in perdita. Il gruppo di manifestanti è arrivato a bordo di una decina di trattori che hanno attraversato le vie della città.

In Veneto le stalle sono 3500 e producono 10 milioni di quintali di latte all'anno. «Porteremo avanti un confronto con il governo a sostegno delle aziende agricole e per la riduzione dei costi fissi come le accise sul carburante, il costo del personale e l'Iva- ha spiegato l'assessore regionale alle Politiche Agricole Giuseppe Pan - noi come Regione a breve pubblicheremo i nuovi bandi per il nuovo Piano di Sviluppo Rurale, circa 1,2 miliardi di euro in 5 anni. La prima tranche riguarderanno un centinaio di milioni di euro».

Solidarietà e adesione alla manifestazione è stata data da parte dell'assessore regionale all'Agricoltura Giuseppe Pan. «Il latte oggi viene pagato meno di vent'anni fa, così facendo la grande industria e le regole europee stanno condannando a a morte migliaia di produttori», ha ribadito l'assessore sfilando in corteo con i trattori dei produttori di latte per le vie del centro cittadino. Dopo aver reso omaggio alle vittime francesi della strage di Parigi con le note della Marsigliese, gli allevatori veneti non hanno mancato di far sentire la loro pacifica protesta nei confronti della Lactalis, il colosso francese dell'industria lattiero-casearia che sta imponendo ai produttori una remunerazione del latte inferiore al costo di produzione. «È un problema che va affrontato in modo strutturale creando forme di aggregazione ed economie di scala e ridando peso e dignità contrattuale alle nostre stalle. Come Regione siamo al lavoro, ma abbiamo bisogno che il governo faccia la propria parte», ha affermato l'assessore. «Solo se da Roma arriveranno aiuti concreti ai produttori per abbattere i costi di gestione - conclude il referente delle politiche agricole della Regione Veneto - si può sperare di ridurre la forbice tra costi e prezzi e di difendere la qualità del latte italiano e dell'intera filiera lattiero casearia. Mi auguro che il dialogo tra ministero, produttori e industria sul prezzo del latte riprenda rapidamente e faccia passi avanti. Il governo nazionale e l'Unione europea devono affrontare con più convinzione il problema della tutela dell'anello più debole della filiera del latte».


Il Mattino di Padova

martedì 17 novembre 2015


 
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