Agricoltura, denuncia Cgil: "Migrante morto di lavoro e cadavere occultato". A Foggia in nero una azienda su due.
Morto di lavoro e cadavere occultato. Accade anche questo nelle campagne pugliesi. La denuncia arriva direttamente da un dirigente della Flai-Cgil Puglia, Yvan Sagnet, coordinatore del dipartimento Immigrazione. Sagnet ha spiegato ai giornalisti che l’uomo,di cui si ignora ancora il nome, si è sentito male "crollando all'interno di uno dei 57 cassoni di pomodori che aveva raccolto".
"Il corpo dell'uomo potrebbe essere stato occultato dai caporali",aggiunge Sagnet. La vittima sarebbe originaria del Mali e avrebbe "circa trent'anni". La sua morte, che sarebbe "avvenuta nei campi mentre raccoglieva pomodori", risalirebbe a "due domeniche fa". Il cadavere, spiega inoltre Sagnet, non si trova "negli obitori né di San Giovanni Rotondo né di Foggia. Quindi è molto probabile sia stato sepolto dai caporali nel ghetto oppure nascosto con qualche altro espediente". Il ghetto di Rignano Garganico si trova nelle campagne del foggiano e si tratta di una specie di villaggio creato dai migranti che vivono in capanne auto-costruite, realizzate con materiali di fortuna come lamiere e cartoni. Le condizioni igieniche sono spesso precarie.
"Ora - aggiunge Sagnet - stiamo cercando di conoscere il nome dei migrante che ha perso la vita anche per far far partire una denuncia di occultamento di cadavere". Purtroppo, sottolinea, è "difficile avere informazioni poiché i caporali hanno spaventato a morte i lavoratori che, anche se parlano dell'episodio, hanno paura a dire il nome e il giorno preciso di quando è avvenuto il suo decesso".
Anche i "responsabili del 118 - prosegue Sagnet - dicono di avere difficoltà a fare verifiche, e ci hanno chiesto una richiesta formale, da parte di un nostro legale, per far partire una ricerca ufficiale nei loro archivi".
E’ proprio di oggi la notizia che dopo alcune indagini, i carabinieri di Foggia hanno scoperto ben trentadue aziende irregolari su 61 controllate; 430 lavoratori agricoli identificati dei quali 71 risultati irregolari e 64 occupati in 'nero'; 6 aziende agricole sospese dall'attività imprenditoriale.
In quelle imprese è stato accertato l'impiego di personale che non risulta dalle scritture obbligatorie in misura pari o superiore al 20 per cento del totale dei lavoratori regolarmente occupati. Sono state accertate violazioni amministrative in materia di lavoro e comminate maxi sanzioni per lavoro nero pari ad oltre 300.000 euro ed è stato, infine, deferito all'Autorità Giudiziaria un imprenditore agricolo per violazione poiché non forniva i necessari idonei dispositivi di protezione per prevenire infortuni sul lavoro. A operare i controlli i carabinieri del Comando Provinciale, del Nucleo Operativo del Gruppo Tutela Lavoro di Napoli, del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Foggia e personale della Direzione Territoriale del Lavoro di Foggia.
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mercoledì 26 agosto 2015
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