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Ikea brucia, lavoratori in sciopero dopo anni di relazioni sindacali positive.

I lavoratori di Ikea rispondono con 16 ore di sciopero alla scelta dell'azienda di annullare la contrattazione integrativa nei 21 punti vendita italiani. La protesta, decisa dal coordinamento unitario, sarà di otto ore a livello territoriale più otto a livello nazionale. E' il primo sciopero dopo anni di relazioni sindacali impostate alla co-gestione e coinvolgerà seimila dipendenti.

La segretaria nazionale Filcams Cgil Giuliana Mesina sottolinea che la disdetta del contratto è il primo gesto del nuovo amministratore delegato, “un gravissimo atto politico''. “La cancellazione senza preavviso dei contratti integrativi dei dipendenti italiani è arrivata nel momento in cui, secondo i sindacati, il negoziato entrava nel vivo dopo essere stato rinviato per consentire l'insediamento del nuove vertice aziendale”. In gioco c’è "la pretesa dell'azienda di abbassare i livelli retributivi dei dipendenti, operando su elementi fissi della busta paga e rivedendo al ribasso le maggiorazioni per le prestazioni festive e domenicali". "Daremo avvio ad una fase di mobilitazione, con assemblee, scioperi ed azioni di lotta volte a difendere i diritti dei lavoratori e il valore della partecipazione, che Ikea sbandiera ma non pratica realmente" evidenzia Mesina. "Restiamo disponibili ad avviare un negoziato costruttivo, nel rispetto delle esigenze delle parti, ma una trattativa sana e dignitosa non può essere condizionata un ricatto" conclude Mesina

Ikea Italia, che in una nota definisce “spropositata” la reazione del sindacato, "ritiene necessaria una revisione dei contenuti dell'attuale Contratto Integrativo Aziendale (CIA) stipulato ormai 4 anni fa: il contesto economico degli ultimi anni è radicalmente mutato e impone di rivedere i contenuti del CIA per garantire un futuro solido e sostenibile a Ikea in Italia. In base a quanto previsto dall'attuale CIA il 30 Maggio costituiva il termine ultimo per dare disdetta, in assenza della quale, il rinnovo sarebbe stato automatico. “Ecco perché, vista l'esperienza di oltre 25 anni di buone relazioni sindacali Ikea ha chiesto al sindacato di posticipare tale data di 2 mesi nella convinzione di arrivare ad un nuovo accordo entro breve attraverso un serrato calendario di incontri”, conclude la nota.


www.controlacrisi.org

sabato 30 maggio 2015


 
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