Ambientalisti contro l'utilizzo di Ogm, parte la protesta.
Ospedaletto Euganeo - manifestanti a Ospedaletto davanti al mangimificio del gruppo Veronesi: «Tracciabilità ed etichette chiare».
Chiedono di garantire la tracciabilità e la trasparenza sul prodotto finito, un’etichettatura chiara che indichi la presenza di Ogm e soprattutto la conversione delle filiere compromesse con gli Ogm. Si sono radunati in più di cinquanta, ieri mattina, davanti al mangimificio del gruppo Veronesi di Ospedaletto Euganeo.
A manifestare c’erano il Coordinamento Zero Ogm, i comitati “Lasciateci Respirare” di Monselice e Lendinara, il Comitato cittadino contro i disagi del cementificio Veronesi. «In Italia mangiamo Ogm senza nemmeno saperlo e ne subiamo tutti gli effetti negativi» hanno spiegato i partecipanti al sit-in.
«Tra i principali attori di questo mercato c’è il gruppo Veronesi, leader a livello nazionale nella produzione di mangimi, primo produttore avicolo in Europa e in testa tra le aziende nell’industria salumiera. Il gruppo ritiene di non avere interessi per la coltivazione e la commercializzazione di Ogm. In realtà più fonti confermano come partecipi alla commercializzazione di materiale transgenico, acquisendo prodotti di questo tipo sul mercato e vendendoli trasformati in mangimi». Da qui le pressioni per garantire una produzione sementiera e una mangimistica Ogm free, «rispettosa dell’ambiente e della salute umana e animale».
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domenica 7 dicembre 2014
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