Honduras, assassinata la compagna Margarita Murillo, dirigente e attivista, portavoce delle rivendicazioni dei contadini honduregni.
Lo scorso 27 Agosto a Villanueva, nel Nord dell’Honduras, è stata assassinata Margarita Murillo, membro della Direzione Nazionale del Fronte Nazionale di Resistenza Popolare (FNRP) e co-fondatrice del partito Libertad y Refundación (Libre).
Instancabile attivista e portavoce delle rivendicazioni dei contadini, dirigente della Centrale Nazionale dei Lavoratori Agricoli (CNTC), Margarita è stata uccisa da tre uomini a volto coperto che le hanno sparato mentre stava coltivando la sua terra.
Recentemente stava seguendo alcune pratiche relative alla legalizzazione di terre occupate, presso l’Istituto Nazionale Agrario. Da troppo tempo, infatti, in Honduras si assiste al fenomeno dell’accaparramento di terre da parte dei grandi latifondisti, in detrimento dei diritti dei contadini e dei loro titoli di proprietà, ritenuti nulli.
Nemmeno il sequestro del figlio Samuel, di 23 anni, lo scorso 26 luglio ad opera di militari honduregni (che lo hanno prelevato direttamente a casa sua e di cui non si hanno ancora notizie), ha impedito a questa donna straordinaria di continuare la sua battaglia.
Ancora una volta, assistiamo ad un atto che testimonia la violenza che regna in Honduras, intensificatasi dal colpo di Stato del 2009, e che mira ad eliminare qualsiasi resistenza. Ad oggi, sono circa 200 i contadini assassinati e più di 700 quelli sotto processo nei tribunali, “colpevoli” di esigere una giusta re-distribuzione della terra. Una violenza scatenata dalle forze dell’ordine del regime, che ha militarizzato il Paese, criminalizzato le lotte sociali e represso l’opposizione, anche utilizzando il crimine organizzato ed il paramilitarismo degli squadroni della morte colombiani.
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martedì 2 settembre 2014
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