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"Rispettare diritto di scelta consumatori"

Nonostante siano in vigore normative che obbligano, per frutta e verdura, l'apposizione in etichetta della segnalazione del paese di origine del prodotto, in modo da permettere al "consumatore" di potere scegliere un prodotto che con buona probabilità porta meno residui chimici, ben poco viene fatto dagli organismi preposti ai controlli in frontiera.

La gran parte delle derrate alimentari è senza la necessaria identificazione di provenienza e priva i cittadini della possibilità di fare scelte consapevoli in tema di qualità e sicurezza alimentare. Proprio per fare chiarezza su questo problema la Coldiretti ha promosso una iniziativa al porto di Ravenna, porta di entrata in Italia di importanti volumi di ortofrutta "anonima". Vi giriamo un comunicato nel merito redatto dai Verdi. a cura di AltrAgricoltura Nord Est

Per protestare contro i mancati controlli delle autorità sulla frutta e la verdura di importazione, oggi la Coldiretti sta attuando un presidio del porto di Ravenna dove arrivano grandi quantità di derrate alimentari estere. Su questo tema vi alleghiamo il comunicato di sostegno diffuso dal gruppo parlamentare dei Verdi. COMUNICATO STAMPA MADE IN ITALY: De Petris (Verdi) “Rispettare diritto di scelta consumatori” 10/08/05 – “Le autorità di controllo nazionali e locali non possono più tollerare che tre quarti delle etichette di frutta e verdura non riportino le corrette indicazioni sul luogo di origine prescritte dalla legge. In questo modo si viola il diritto del consumatore ad una scelta consapevole ed informata”. Loredana De Petris, senatrice dei Verdi e capogruppo in Commissione Agricoltura, interviene a sostegno del presidio al porto di Ravenna promosso oggi dalla Coldiretti per sollecitare i controlli sul commercio di ortofrutta importata dall’estero. “I controlli sanitari attestano – dichiara la senatrice - che nei prodotti ortofrutticoli nazionali si riscontrano residui più bassi di agrofarmaci. La conservazione durante il trasporto a lunga distanza e lo stoccaggio per lunghi periodi determinano inoltre un forte calo del contenuto di vitamine ed antiossidanti naturalmente contenuti nella frutta e nella verdura. I consumatori possono liberamente scegliere il prodotto fresco e locale solo se trovano sui banchi di vendita tutte le informazioni obbligatorie”.


VERDI

mercoledì 10 agosto 2005


 
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