Pianeta Wal-Mart: è la nuova schiavitù?
Vi proponiamo un breve articolo che parla di una grande catena americana di supermercati, la Wall-Mart.
E' uno spaccato del grande potere che oggi la Grande Distribuzione Organizzata (GDO) esercita sull'intera società, su come, in processi produttivi sempre più globalizzati, i fenomeni di concentrazione di capitali finanziari e di reti distributive sia orientato a creare veri monopoli che strangolano tutte le attività produttive e stravolgono gli standard di vita della stragrande maggioranza della popolazione, cacciando centinaia di migliaia di lavoratori e produttori nelle fascie a rischio di povertà e nella precarietà assoluta. Questo sistema di funzionamento generale dell'economia è ancora più preoccupante quando riguarda il settore agroalimentare poichè ogni politica basata sul parametro del minor prezzo che non tenga conto del diritto al giusto reddito dei produttori e dei lavoratori conduce solo ad un cibo di nessuna qualità e spinge verso il basso le garanzie di sicurezza alimentare diritto inalienabile del cittadino/consumatore.
Inoltre, come si evince dalla lettura di questo caso concreto, ogni (supposto) risparmio diretto sulla spesa del "consumatore" viene annullato dagli enormi costi sociali, diretti ed indiretti, che questa politica mette in moto: il cittadino poi viene chiamato a pagare l'aumento della spesa sanitaria (ad es. per l'aumento di malattie causate da una pessima qualità degli alimenti), l'aumento delle spese di sicurezza sociale (ad es. per fronteggiare l' aumento della disoccupazione, della precarietà e del disagio sociale), l'aumento della spesa per il controllo e la gestione del territorio (ad es. per gestire le calamità naturali provocate dall'abbandono dei terreni vocati all'agricoltura), l'aumento della spesa per il sostegno delle attività produttive legate al settore primario (ad es. fondi comunitari in europa o Bill Farming negli Stati Uniti),, ..... e si potrebbe andare avanti!
Noi pensiamo che il modello produttivo proposto da società come la Wall-Mart debba essere rifiutato perchè immiserisce l'intera società e che cittadini e agricoltori possano e debbano prendere atto di questa situazione, che possiamo e dobbiamo insieme trovare forme di aggregazione ed iniziativa per fermare questa deriva distruttiva della ricchezza e dello stesso tessuto sociale, deriva che va decisamente contro ogni possibile miglioramento generale della qualità della vita. Leggi l'articolo
A cura di AltrAgricoltura Nord Est
lunedì 2 febbraio 2004
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