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La trappola dell’opposizione.
La trappola dell’opposizione.
(di Sergio Bologna)
Dopo la sconfitta umiliante del centro-sinistra (preferisco definirlo così l’esito delle elezioni piuttosto che “la vittoria clamorosa della destra”) si sprecano le chiamate alle armi: facciamo opposizione! Lo si può capire, il ceto politico superstite deve pensare a come sopravvivere. Ma questo è il modo più efficace per evitare di affrontare il vero problema.
Il vero problema è: come ricostruire una prospettiva politica che contenga una parte almeno dei valori per cui è nata “la sinistra”. Il vero problema non è il governo Meloni, perché questo governo non è che il risultato di una lunga marcia di arretramento, iniziata forse già negli anni 70, da parte delle forze politiche che si richiamavano ai valori della giustizia sociale e della pace. Valori che avevano come punto di riferimento la condizione della parte più debole della società, più sottomessa, le “classi subalterne” la chiamavano allora. Quella che più aveva da perdere da una guerra. Tutto il resto, il problema dei diritti civili, il problema della giustizia, il problema della politica estera, della politica economica, della scuola, della sanità, del fisco, la politica della cultura – tutto veniva da quella scelta di campo, di stare dalla parte dei più deboli. Chiaro come il sole, semplice, non c’è bisogno di scomodare né Marx né Lenin, né l’antifascismo né la Resistenza.
mercoledì 2 novembre 2022
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La sovranità alimentare è minacciata da poche multinazionali.
(Articolo di Leo Bertozzi su Clal News)-
In questi giorni si parla molto di sovranità alimentare, ma quali sono le vere minacce che alterano il mercato, dall’agrochimica alla vendita al dettaglio? Ne parla un articolo pubblicato da Clal News a firma di Leo Bertozzi.
C’è il rischio che le continue acquisizioni da parte dei grandi gruppi agroalimentari di una miriade di marchi noti e diffusi nei vari Paesi portino a un controllo oligopolistico del mercato? A questo dubbio risponde lo studio “Food Barons 2022” realizzato da ETC Group, che evidenzia come diversi settori agroalimentari sono già oggi dominati da poche aziende in grado di influenzare i mercati alterandone le dinamiche naturali, l’evoluzione delle politiche e delle normative ma anche la ricerca, minando di conseguenza la stessa sovranità alimentare. Per individuare lo stato di oligopolio viene presa a riferimento una situazione in cui quattro aziende rappresentano almeno il 40% di un settore. Questo è già il caso per l’agrochimica e le sementi, la genetica, i macchinari, il commercio di materie prime agricole, ma anche la trasformazione e la vendita al dettaglio dei generi alimentari.
mercoledì 2 novembre 2022
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Il Regno Unito vuole bandire di fatto le manifestazioni di protesta.
Se approvato, il Public Order Bill fortemente voluto dal governo dei Tories proibirebbe di fatto tutte le forme di protesta capaci di creare un “disagio” nell’ambiente circostante.
Nel Regno Unito la Premier Liz Truss si è dimessa mettendo fine all’esperienza di governo più breve nella storia della nazione, appena 45 giorni dopo che Truss era succeduta a Boris Johnson alla guida dei Tories. Il Paese è nel caos e anche i sondaggi ormai sembrano certificare una consapevolezza generale rispetto a quanto la maggioranza conservatrice si sia mostrata inadeguata a gestire le varie tempeste abbattutesi sull’isola negli ultimi anni, dalla Brexit alla pandemia. Tuttavia, alcuni dei segni di tale inadeguatezza rischiano di cambiare per sempre il volto della liberale Gran Bretagna: il primo e il più inquietante è certamente il Public Order Bill. La legge voluta dalla ministra dell’Interno Priti Patel prima e dalla sua successora Suella Bravermann dopo, approvata pochi giorni fa alla House of Commons, amplia i poteri della polizia di prevenire e reprimere le proteste considerate “antisociali”, privando i cittadini del diritto di protesta attraverso la criminalizzazione di alcune fra le più utilizzate forme di manifestazione, e conferendo poteri speciali di fermo e perquisizione con l’esplicito intento di prevenire le più sgradite, inventando reati di tipo nuovo e fattispecie criminogene appositamente pensate in chiave repressiva.
martedì 25 ottobre 2022
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Il cibo necessario
Agroecologia Gli alimenti non possono essere venduti come una merce qualsiasi. E la
sovranità alimentare, libera dagli oligopoli della grande produzione, dovrebbe essere un
diritto di tutti. Il leader dei Sem terra spiega perché e come
Alla popolazione che riesce ad alimentarsi è stata imposta una standardizzazione dei
prodotti alimentari. Quattrocento anni fa, prima dell’avvento del capitalismo, gli esseri
umani si nutrivano con più di 500 specie diverse di piante. Cento anni fa, con l’egemonia
della rivoluzione industriale, si sono ridotte a 100 le specie diverse di cibo, che dopo
l’aratura passavano ai processi industriali. E da trent’anni, dopo l’egemonia del capitale
finanziario nel mondo di oggi, la base di tutta l’alimentazione dell’umanità è rappresentata
per l’80% da soia, mais, riso, fagioli, orzo e manioca.
domenica 23 ottobre 2022
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Il cibo è un’arma di ‘prevenzione di massa’ e, in quanto tale, ci salverà. A patto di saperlo scegliere.
Mangiare in maniera corretta e bilanciata, scegliendo al contempo gli alimenti giusti per preservare gli equilibri ambientali e ridurre gli effetti della crisi climatica è un obiettivo ambizioso e condiviso da molti. Chi persegue uno stile di vita sano con una visione di ampio respiro sa bene che la salute individuale, oltre a non poter prescindere dal cibo che si consuma, non può neppure prescindere dallo stato di salute dell’intero pianeta. Da questo dipende la qualità dell’aria, l’equilibrio climatico, la qualità delle acque e la possibilità stessa che piante e animali possano continuare a esserci, in quanto esseri viventi, ma anche in quanto alimenti.
lunedì 10 ottobre 2022
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L’autogestione si fa movimento.
Rimaflow - 02 Ottobre 2022.
Un prestito sociale per sostenere la libertà e l’indipendenza della cooperativa di RiMaflow e rilanciare le sue attività minacciate dalle molteplici crisi (pandemia, guerra, energia, ecc.), a cominciare da un nuovo e bel progetto di ristorazione sociale con i prodotti della rete Fuorimercato. Resistere da soli non basta e diventa sempre più difficile. Per questo a Trezzano sul Naviglio, dopo dieci anni di straordinaria esistenza, si rilancia una campagna per allargare la cooperativa e difendere un progetto collettivo di economia solidale ecologista autogestita che nasce dal recupero di una fabbrica e parla alla società intera di un mondo fatto di esperienze concrete che può fare a meno di padroni e di profitti.
lunedì 10 ottobre 2022
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Contro le disuguaglianze e per la giustizia sociale e ambientale.
Di seguito il comunicato stampa del sindacato Unione Inquilini che sottoscriviamo convintamente.
UNIONE INQUILINI: NESSUNO SFRATTO E NESSUN DISTACCO PER MOROSITA’ PER GLI AUMENTI DELLE BOLLETTE LUCE E GAS. I BONUS NON BASTANO. SERVONO MISURE STRUTTURALI E SOPRATTUTTO UN GRANDE INVESTIMENTO PUBBLICO PER LE COMUNITA’ ENERGETICHE, A PARTIRE DAI COMPARTI DELLE CASE POPOLARI.
mercoledì 5 ottobre 2022
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Pfas in Veneto, la denuncia: “Noi in zona Arancione usiamo i pozzi inquinati senza saperlo e la Regione ci nega le analisi”
La denuncia di Elisabetta Donadello conferma le accuse del relatore del Consiglio per i diritti umani delle Nazioni Unite contro la disinformazione e la mancata prevenzione da parte della Regione Veneto e delle autorità sanitarie sull'inquinamento da sostanze perfluoroalchiliche: "Solo per caso, un anno fa, ho scoperto che la nostra famiglia vive in una delle 69 vie di Vicenza dove da nove anni è vietato bere l’acqua dei pozzi. Nessuno ha informato la popolazione"
sabato 24 settembre 2022
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SUOLO. CONSUMO O RICONVERSIONE?
Padova - Non basta piantare alberi per giustificare come green un’operazione che cementifica 100.000 metri quadri di terreno agricolo.
La zona industriale di Padova potrebbe allargarsi ulteriormente, mangiando nuovo terreno agricolo anziché rigenerare le molte aree dismesse al suo interno. E’ questa infatti la previsione di una variante al Piano degli Interventi comunale adottata nelle scorse settimane su proposta della società Alì, per l’ampliamento del suo attuale magazzino di via Svezia, al confine con i Comuni di Saonara e Legnaro.
giovedì 15 settembre 2022
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Una marcia per la giustizia sociale e climatica: campi di battaglia per nuove convergenze. (Il documento verso la Climate March di sabato 10 settembre al Lido di Venezia).
Sabato 10 settembre il Lido di Venezia sarà attraversato da una grande Climate March. Una marcia che chieda giustizia climatica senza se e senza ma. L’abbattimento delle emissioni ora, non tra vent’anni. Il testo che segue è un tentativo di sintetizzare qualcosa che è difficilmente sintetizzabile, di tracciare le linee di intersezione che il capitalismo ha scavato opprimendo corpi e territori. Lungo queste linee vogliamo costruire argini comuni al disastro che incombe, per affrontarlo unitə e complessivamente.
sabato 10 settembre 2022
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